La cervicalgia è un’infiammazione cervicale che colpisce le vertebre superiori ed è uno dei disturbi più diffusi nel mondo occidentale. Questo dato non deve meravigliarci se consideriamo che le cause principali di questa infiammazione vanno ricercate nelle cattive abitudini quotidiane, come la vita sedentaria e la postura scorretta. Vediamo nel dettaglio qual è l’origine della cervicalgia e come intervenire per risolvere o almeno attenuare il problema.
Esistono tre categorie in cui raggruppare i principali fattori che predispongono il corpo alla cervicalgia:
- fattori meccanici;
- fattori metabolici;
- fattori nervosi.
In primo luogo la cervicalgia può dipendere da posture scorrette, dal tipo di attività fisica che svolgi o che hai svolto in passato o dalla conformazione congenita della tua schiena. Naturalmente i soggetti che hanno già un’alterazione della curvatura della colonna (scoliosi, cifosi, lordosi) saranno più predisposti ad un’infiammazione cervicale.
In seconda analisi, i muscoli cervicali risentono molto degli squilibri metabolici, in particolare di quelli del tratto gastro enterico. Così come una muscolatura cervicale contratta influisce sulla digestione causando nausea, una cronica irritazione di stomaco o intestino si associa spesso a muscoli cervicali più dolenti.
Infine, bisogna ricordare che i muscoli cervicali sono i primi a risentire dello stress emotivo. Più il nostro sistema nervoso è attivo, più i muscoli diventano contratti e quindi dolenti e rigidi.
Stress, ansia, postura, vita sedentaria, incidenti e infortuni: le cause possono essere numerose ed è importante distinguere prima possibile l’origine esatta del dolore, così da individuare eventuali patologie e intervenire direttamente sulla fonte del problema.
Purtroppo, nella società del tutto e subito l’errore più comune di chi soffre di cervicalgia è quella di ricercare una soluzione immediata al problema. L’irrigidimento e la diminuzione nella capacità di movimento possono portarci a ricercare un sollievo istantaneo, quindi a ricorrere a terapie farmacologiche a breve o lungo termine. Questo porterà un’effettiva diminuzione dei sintomi, ma non ci aiuterà a risolvere il problema e ancor meno a prevenire nuove manifestazioni.
Escluse specifiche patologie del tratto superiore della colonna, per combattere il dolore cervicale bisogna intervenire sul proprio stile di vita. La ginnastica posturale può aiutare a correggere gli eventuali difetti di postura e ripristinare la funzionalità della parte colpita una volta che si sono risolti i sintomi più acuti. Inoltre, una costante attività fisica ti sostiene nel mantenimento delle buone abitudini quotidiane ed è utile indipendentemente dalla causa del problema. Importante però è comprendere che i veri cambiamenti avverranno nel tempo, che il movimento è il tuo migliore alleato, ma non ha la bacchetta magica.
Spesso chi ha condotto una vita sedentaria e sceglie di trasformarla in vita in movimento ha difficoltà a rispettare i tempi del suo corpo: c’è chi va da 0 a 100, allenandosi tutti i giorni sottoponendo il corpo agli stress più disparati; c’è anche chi si aspetta l’effetto Lourdes, credendo che basti una seduta per passare da bradipo ad atleta olimpionico. L’approccio ideale per iniziare l’attività fisica e migliorare la qualità della vita a partire dalla propria schiena è affidarsi ad un tecnico competente. Richiedete un percorso di allenamento personalizzato che tenga conto delle vostre esigenze e soprattutto dei vostri tempi.
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