Tante volte mi è capitato in questi anni di relazionarmi con persone scontente dell’obbligatorietà del certificato medico per l’attività sportiva non agonistica. Le risposte sono state le più disparate in base al livello di consapevolezza di chi avevo di fronte: “Ma io sto bene, a che serve?“, “Occorre anche se faccio solo stretching?“, “Guarda che devo fare solo un’attività molto blanda!“.
Chi si allena da tanti anni e lo fa in maniera corretta e controllata, conosce bene l’importanza della certificazione del proprio stato di salute per continuare a fare attività fisica. Il cosiddetto fissato spesso preferisce rivolgersi ad un centro di medicina sportiva per un check up completo, anziché al suo medico curante. Sai perché accade? Perché chi è già avvezzo allo sport, sa bene che in estreme condizioni l’attività fisica non è sempre consigliata. O comunque va fatta seguendo delle dovute precauzioni. Eppure loro stanno bene, sono in forma, si allenano tutti i giorni: dovrebbero essere i primi a rispondere “Ma io sto bene, a che serve?”.
E invece no: le lamentele spesso arrivano da chi è fermo da anni e viene in palestra esponendo grandi disagi. La consulente che lo accoglie talvolta si ritrova a dare spiegazioni tecniche e legislative, a combattere contro i mulini a vento. Sai come va a finire di solito? Che la persona che era arrivata con le migliori intenzioni, si aggrappa alla scusa (sì amici cari, è una scusa) che non vuole spendere dalle 30 alle 50 euro per la certificazione medica. Oppure che non ha tempo per fare la fila nello studio del suo medico curante. E così molla.
Se per te la tua salute è importante (e a meno che tu non abbia particolari gusti autodistruttivi, dovrebbe essere così), dovrei vederti arrivare in palestra sventolando il certificato medico prima ancora di richiedere l’iscrizione. Ti spiego perché.
Sottoporsi ad un attento controllo medico sportivo serve innanzitutto per venire a conoscenza dell’esistenza di qualche patologia potenzialmente pericolosa o per rendersi conto quale livello di sforzo il nostro corpo è in grado di sopportare; l’esito del controllo è utile, per non dire indispensabile, al tecnico per capire quali sono i limiti al di sopra dei quali non è opportuno andare.
Oltretutto, una accurata visita medico-sportiva è molto importante, soprattutto nel giovane, perché permette di evidenziare eventuali patologie a rischio, ma soprattutto perché permette di intervenire su problematiche strutturali importanti per un corretto sviluppo ed accrescimento: eccesso di peso, scoliosi o atteggiamenti scoliotici, alterazioni dell’appoggio del piede (piede piatto, cavo) e del ginocchio (ginocchio valgo, varo), alterazioni che, se trascurate, possono causare in età adulta gravi problemi patologici.
Quindi il certificato medico non deve essere visto come un limite, un impedimento all’iscrizione in palestra o all’inizio dell’attività, bensì come un passo fondamentale nel proprio percorso di salute. A maggior ragione, quando deciderai di pensare a te stesso attraverso il Progetto Benessere, dovrai prima consultare il tuo medico curante, soprattutto in caso di pressione alta e diabete.
Contatta il tuo medico, procurati la corretta certificazione e poi prendi un appuntamento con me per cominciare il tuo percorso di salute e benessere.
se, per
esempio, si va in palestra, piscina, a giocare a calcio o a fare cicloturismo
senza abbandonare abitudini nocive come il fumo, l’alcool, un’alimentazione
sregolata, poco riposo ed eccessivo stress, non solo la pratica sportiva potrà
contribuire al benessere fisico solo in misura relativa, ma potrebbe anche
essere addirittura dannosa e causa di patologie cardiocircolatorie.